CONOSCERE SE STESSI: I CHAKRA ED I CANALI ENERGETICI - Elementi Generali ed Introduzione alla Conoscenza di Ulteriori Chakra di Rilevante Importanza - Essere Gioia Essere Anima
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CONOSCERE SE STESSI: I CHAKRA ED I CANALI ENERGETICI – Elementi Generali ed Introduzione alla Conoscenza di Ulteriori Chakra di Rilevante Importanza

 

Il Fiore di Loto. Affonda le sue radici nel fango in fondo allo stagno e sboccia delicato e bellissimo in superfice. Così l’Anima ha bisogno di radicarsi nella materia per poter fiorire nei regni superiori di coscienza.


“L’uomo è un arcobaleno,
racchiude in sé tutti e sette i colori:
questa è la sua bellezza ed è anche il suo problema.
L’uomo è multidimensionale, ha sfaccettature molteplici.
Il suo essere non è semplice, è un’incredibile complessità;
e da quella complessità nasce l’armonia
che noi chiamiamo Dio: la melodia divina. […]
“L’uomo è un arcobaleno, dico, perché un arcobaleno
ti fornirà la prospettiva globale in cui l’uomo può essere compreso:
dal punto più basso al più elevato.
L’arcobaleno ha sette colori,
l’uomo ha sette centri del proprio essere.
L’allegoria del sette è molto antica;
in India ha preso la forma dei sette chakra:
il più basso è il muladhara, il più alto è il sahasrara
e tra questi due ci sono cinque passi, altri cinque chakra.
L’uomo deve passare attraverso tutti questi sette chakra, sette passi verso il divino.”
Osho
(estratto dal libro “Chakra: la forza della vita”)

Chakra è una parola Sanscrita il cui significato nella nostra lingua vuol dire ruota, disco. In termini  esoterici, indica ciascuno dei centri di ricezione e trasmissione energetica del corpo umano. I chakra sono vere e proprie entità intelligenti, roteanti, attraverso cui il corpo umano metabolizza, sia in entrata che in uscita, il Prana universale, di conseguenza irrorando ed energizzando l’apparato psicofisico. 
Componenti base dell’Aura e dei corpi sottili, i Chakra, a seconda della loro posizione nel corpo, svolgono una miriade di compiti basilari per il nostro funzionamento e la nostra salute ed anche per la nostra crescita spirituale ed evoluzione. Ognuno di essi infatti è correlato ai vari livelli di coscienza, alle varie dimensioni e mondi ultra-visibili, agli elementi archetipici, alle fasi inerenti allo sviluppo della vita, ai colori, ai suoni e a molti altri aspetti dell’esistenza.

 Avere dei Chakra puliti, armonici ed in perfetta salute è la base per il nostro benessere.

Secondo i testi tradizionali si parla di 88.000 Chakra. Ciò vuol dire che nel nostro corpo ogni parte è irrorata energeticamente, ed anche quella più infinitamente piccola possiede un suo Chakra se pur minuscolo. Esistono quindi innumerevoli Chakra secondari di cui circa quaranta sono di un certo rilievo. Essi sono disseminati in tutto il corpo, in corrispondenza di organi, ghiandole minori, giunture e snodi articolari, etc.

La maggior parte delle scuole esoteriche prende in considerazione solo i sette Chakra considerati principali perchè corrispondono alle maggiori ghiandole endocrine (e anche per la loro grandezza), ma alcune di esse, prendendo spunto dai testi esoterici di A.A. Bailey, ne includono altri; ad esempio il Pranic Healing ne prende in considerazione undici, ritenendoli, a ragione, di rilevante importanza.

In questa sede, esamineremo i Chakra in generale, fornendo qualche cenno anche su altri tra essi che possono avere una funzione delicata e da non sottovalutare così come accenneremo ai canali energetici, in quanto strettamente connessi all’irrorazione pranica, con qualche nota sul modo in cui l’energia si muove al loro interno. Riserveremo più in là uno spazio ad ogni Chakra guardando ciascuno da vicino in maniera dettagliata.

Ciascun Chakra principale è posizionato lungo la spina dorsale, a partire dall’osso sacro, su fino alla parte più alta della testa al centro del cranio. Solo il primo e l’ultimo guardano rispettivamente verso il basso e verso l’alto, mentre gli altri si affacciano all’esterno, sia sul davanti che, per alcuni, sulla parte posteriore. Ciascuno di questi centri è connesso ai gangli principali dei nervi che si ramificano dalla colonna vertebrale.
In generale, i Chakra assorbono, assimilano il Prana dal sole, dall’aria e dalla terra e lo distribuiscono alle varie parti del corpo. Essendo entità intelligenti, essi sono in grado di gestire i flussi energetici sia in entrata che in uscita al fine di rendere ottimale il funzionamento del corpo e della mente dell’essere umano, nonché predisporre nella sua interiorità il terreno per la sua evoluzione spirituale.
I 7 Chakra maggiori hanno la delicata funzione di controllare ed energizzare le ghiandole endocrine, e, tra di loro, quelli situati dalla zona cardiaca in su, sono anche preposti allo sviluppo delle qualità psichiche; di qui la loro importanza in quanto Chakra principali.

Altri 4 Chakra importantissimi che meriterebbero di essere presi in maggiore considerazione per il loro ruolo sono:

– il Chakra Splenico (dall’inglese spleen = milza; infatti è situato proprio all’altezza di questa che è l’organo linfoide secondario più grande del sistema linfatico), che ha un ruolo essenziale e cioè di fungere da porta d’ingresso per i globuli di vitalità dell’aria, permettendo agli altri Chakra di esserne irrorati a sufficienza. Essendo inoltre così vicino alla milza (che comunque ha un suo proprio Chakra) esso contribuisce a purificare il sangue dai germi portatori di malattie;

– Il Meng Mein, situato sul retro, nella zona lombare, tra il Chakra di base ed il chakra dell’ombelico (all’altezza dei reni e delle ghiandole surrenali che sovrintende ed energizza), controlla la pressione sanguigna ed è responsabile del pompaggio del Prana dal chakra di base in alto verso tutti gli altri chakra: se dunque questo chakra è deficitario tutti gli altri chakra non riceveranno energia adeguata;

– il Chakra dell’Ombelico, che è strettamente collegato all’intestino e responsabile della vitalità dell’individuo;

– il Chakra della Fronte, (situato leggermente più su rispetto all’Ajna chakra o terzo occhio), che ha la funzione delicata di controllare tutto il sistema nervoso e, insieme al Chakra della Corona, di controllare ed energizzare la ghiandola pineale.

Anatomia di un chakra

A guardare la loro conformazione, ogni Chakra appare come composto di petali, il cui numero varia per ciascuno, aumentando dal basso verso l’alto per ogni chakra; di qui l’associazione all’idea del fiore, per cui gli si attribuisce anche il nome di LOTO
  Proprio come i fiori, sono dotati di una radice che affonda nel canale energetico corrispondente, di uno stelo, e di una corona, oltre che di una membrana protettiva che filtra le energie in ingresso, proteggendo dagli elementi nocivi. Come per i fiori, inoltre, la loro dimensione varia a seconda del loro sviluppo e della loro maggiore apertura o chiusura; queste ultime a loro volta si ripercuotono sulla più o meno buona salute degli apparati ed organi cui essi corrispondono così come sulle condizioni psicologiche dell’individuo. Un Chakra può essere svuotato e quindi ipo-attivo se non chiuso, o congestionato ed iper-attivo e quindi eccessivamente aperto.

Sul piano psicologico, nei chakra sedimentano tutte le forme pensiero da noi prodotte nel corso della nostra vita in seguito alle nostre esperienze, in particolare quelle della prima infanzia, da cui derivano le relative convinzioni e successivi condizionamenti nel comportamento e conseguenti attitudini mentali riguardo a noi stessi ed al mondo che ci circonda.
Se abbiamo subito un trauma, la relativa congestione energetica generata all’interno di un determinato chakra può arrivare a costituire un vero e proprio blocco che non ci permette di vivere la vita in maniera armoniosa ed appagante. Questo perché in ogni Chakra restano registrati tutti gli imprinting emozionali di tutte le esperienze vissute da un individuo e di come egli le ha interpretate e metabolizzate, e che arrivano a costituire le fondamenta delle abitudini comportamentali su cui si basa la sua capacità di esprimersi o meno al meglio in ogni situazione. Sono i cosiddetti condizionamenti che possono tradursi in manifestazioni di bassa autostima, vittimismo, non accettazione, paura, incapacità di comunicare i propri sentimenti, isolamento, rifiuto, e via dicendo.

Carl Gustav Jung, che basava la sua psicoanalisi su molte delle conoscenze esoteriche alchemiche e sulla saggezza orientale, considerava il sentiero di accesso agli abissi dell’inconscio un processo legato al lavoro di apertura dei chakra ed allo sblocco dell’energia in essi congestionata, processo che egli denominava “individuazione”. Tale processo costituiva per lui il risveglio di quel potenziale sopito in ogni essere umano che, condotto in maniera adeguata, portava alla realizzazione dell’individuo lungo la via che conduce dall’ego al sé impersonale.
Lo stesso processo, secondo le discipline orientali è definito “illuminazione” e, come l’individuazione di Jung, corrisponde alla liberazione da tutti gli schemi ed abitudini comportamentali inconsci, con la conseguente elevazione di coscienza e piena manifestazione della vera natura dell’individuo.


A livello energetico i chakra sono connessi al principale canale d’energia, denominato SUSHUMNA situato nel midollo spinale che, lungo la spina dorsale, va dalla base sacrale (dove risiede sopita la Kundalini, l’energia divina che si ritiene risiedere in forma quiescente in ogni individuo) fino al centro della testa, lungo il quale l’energia scorre sia dal basso verso l’alto che dall’alto verso il basso.
Ai lati di Sushumna si trovano altri due canali minori chiamati rispettivamente IDA (canale femminile che nel trasportare il Prana pare abbia un effetto calmante, donando serenità ed attivando la psiche) e PINGALA (canale maschile, che attiva la volontà, donando vitalità e creatività attiva), che partono anch’essi dall’osso sacro ed arrivano rispettivamente nella narice sinistra e nella narice destra.
Sushumna, Ida e Pingala sono parte del circuito di canali energetici cui la filosofia Hindu fa riferimento col nome di NADI i quali, come i Chakra, a seconda della grandezza, sono disseminati nel corpo umano in centinaia di migliaia, principalmente, per quanto riguarda le Nadi, all’interno del sistema nervoso.
L’energia della Kundalini, quando è risvegliata in maniera appropriata, sale dall’osso sacro alla base della spina dorsale su fino alla corona attraverso Sushumna, passando per la ghiandola pineale, attivandola e generando il risveglio della coscienza superiore.
Al suo passaggio penetra in ciascun Chakra che in questo modo viene attivato a purificarsi e ad elevare la capacità del suo campo aurico di entrare in risonanza e connettersi con energie dalle frequenze più raffinate, portando alla trasmutazione di tutti i blocchi e congestioni energetiche, riconducendo, quindi, all’originaria integrità l’intera Aura dell’individuo che in questo modo acquisisce la capacità di fare esperienza della realtà in maniera diretta, per quello che è, nel “qui ed ora”, senza i filtri e le distorsioni delle esperienze passate.
Se un chakra è svuotato, congestionato o bloccato, non permetterà all’energia di fluire liberamente lungo Sushumna, influenzando negativamente tutti gli altri chakra e condizionando l’individuo sia a livello fisico che mentale/psicologico. L’importantissimo scopo del movimento dell’energia vitale, infatti, é permettere la manifestazione dell’invisibile nel visibile attraverso un flusso ascendente e discendente che genera due correnti all’interno dei canali energetici dette “corrente discendente o manifesta” e “corrente ascendente o liberatoria”. 
La Vita è caratterizzata, infatti, dalla  bipolarità, ossia la sua manifestazione avviene in tutti i corpi sottili dell’essere umano ed in tutti i piani d’esistenza attraverso il continuo muoversi dell’energia vitale nell’oscillare tra due estremi, due poli opposti, che determina la creazione in una continua ascensione e discesa, inspirazione ed espirazione, immissione ed emissione, attrazione e repulsione, etc.
Abbiamo in questo modo lo Yin e lo Yang, il giorno e la notte, la luce e il buio, la vita e la morte, e via dicendo.
Ciascuna delle polarità contiene un seme di quella opposta e, nei cicli di trasformazione, si trasformano l’una nell’altra (es. il giorno, in un ciclo di 12 ore si trasforma in notte).
Uomini e donne sono polarizzati in maniera inversa per cui le cariche positive di un uomo corrispondono a quelle negative di una donna, per questo motivo anche i loro chakra ruotano alternati ciascuno in direzione opposta (es. il chakra di base femminile ruota verso sinistra, mentre quello maschile ruota verso destra, e così, a salire, in maniera alternata).

L’inspirazione/espirazione non avviene solo nel Microcosmo (uomo) ma anche nel Macrocosmo (le fasi lunari crescente e calante ne sono un esempio rispettivamente di inspirazione ed espirazione).

Per rendere l’idea con una sorta di visualizzazione possiamo immaginare la Corrente della Manifestazione (flusso della COSCIENZA) come una luce bianca iridescente che entra dal Chakra della Corona e che, scorrendo verso il basso, determina il Sentiero dell’Immanenza.
Possiamo fare altrettanto immaginando la Corrente di Liberazione (flusso della MATERIA/ENERGIA) come una luce bianca iridescente che entra dal Chakra di Base e che, fluendo verso l’alto determina il Sentiero della Trascendenza.
Il nostro adeguato radicamento nella Terra e la nostra crescente elevazione verso i piani di coscienza più elevati dipendono dal giusto equilibrio tra il flusso di queste due correnti: saremmo troppo legati agli aspetti materiali e fisici dell’esistenza ed impediti nell’evoluzione se il flusso della corrente di manifestazione fosse preponderante o, al contrario, troppo assorbiti dall’interiorità e quindi incapaci di creare nel piano fisico e gestire le questioni materiali se il flusso della corrente di liberazione si presentasse in eccesso.

Esiste poi il sistema dei Meridiani della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) che formano un sistema altrettanto organico basato anch’esso sulla polarità Yin/Yang, connesso agli organi, oltre cha ai 5 elementi (Terra, Metallo, Acqua, Legno, Fuoco), secondo il pensiero filosofico cinese.

Quanto appena descritto è ciò che avviene in quella che esotericamente è definita la DIMENSIONE VERTICALE.
Proprio perchè l’uomo è una combinazione di Spirito e materia ed esiste in lui il seme della realizzazione della sua divinità, in lui coesistono sia la dimensione verticale che la DIMENSIONE ORIZZONTALE.
Sul piano orizzontale, d’altro canto, vige il principio del Dare e del Ricevere detto anche Legge di Reciprocità, che influisce sull’evoluzione dell’individuo. Questa legge è basata sulle corrispondenti correnti energetiche, la Corrente di Ricezione e la Corrente di Espressione che fluiscono attraverso ciascun chakra. Se si trovano in uno stato di eccedenza o carenza l’una rispetto all’altra queste correnti possono creare dei blocchi che possono essere risolti solo quando i conseguenti conflitti tra le due forze uguali e contrarie vengono nuovamente integrati ed i flussi portati in equilibrio. Tali conflitti vengono in essere quando un’esperienza o evento turba la coesistenza nell’individuo dei fattori di natura fisica, psicologica, ereditaria, antropologica e così via.

Questo incontro di dimensioni, vericale e orizzontale, trova il suo simbolo archetipale nella Croce Cristiana, molto spesso comunemente legata al solo significato diffuso della sofferenza patita da Gesù.

Queste correnti di energia mi sembra superfluo riportarlo, non terminano ai confini del corpo umano, in quanto, come abbiamo spiegato nel nostro articolo riguardante l’Aura ed i corpi sottili, si muovono oltre, stimolando l’individuo alla sua evoluzione.
Esistono una serie di altri Chakra e corpi energetici che partono dal centro della testa (Corona) e si inoltrano oltre il corpo nei piani sempre più sottili e raffinati dell’esistenza.
Il Chakra subito successivo è il Chakra dell’Anima incarnata.  Questo centro si trova a diversi centimetri dal capo e sovrintende alla personalità, irrorandola quando possibilie con la sua energia, in attesa che questa stabilisca volontariamente un contatto che le permetta di integrarsi con essa e guidarla.
Questo chakra, a sua volta, è connesso al Chakra dell’Anima Superiore in cui risiede lo Spirito.
Il rapporto tra questi due chakra è come quello fra una grande brocca ed una tazza, in cui il chakra dell’Anima incarnata rappresenta la tazza che riceve energia dalla brocca più grande, l’Anima Superiore.
Vi sono inoltre innumerevoli altri Chakra che pare arrivino fino alla sorgente Divina, che qualcuno esotericamente considera situata al centro della Via Lattea.
Essi appaiono all’esoterista esperto allineati uno sull’altro a formare una colonna di luce chiamata Antahkarana. Questa colonna di luce all’inizio è sottile come un capello, in quanto va sviluppata ed inspessita, in modo da rimanere stabile nel contatto con i piani superiori, attraverso la meditazione.
Il risveglio della coscienza dell’uomo, infatti, non avviene inconsapevolmente come per gli altri regni di natura inferiori, ma richiede uno sforzo volontario.
Costruire l’Antahkarana costituisce il vero e proprio viaggio di ritorno dell’ Essere umano al Padre, che avviene quando l’individuo si unisce prima all’Anima incarnata e poi allo Spirito. Quando questo accade, anche i Chakra collegati alla Materia partecipano per cui anche ques’ultima, cioè il corpo fisico, viene irrorata dallo Spirito.
Quando l’aspetto MATERIA si riunisce allo spirito nasce nell’individuo la cosiddetta Coscienza Cristica che, a livello vibrazionale risuona con l’energia del Cristo, che viene finalmente messa in grado di unirsi ad essa in quella che viene detta illuminazione
Il Cristo è il principio Amore della Gerarchia dei Grandi Esseri, i quali, attraverso il risveglio dell’essere umano, partendo da coloro che anelano, li predispongono, insieme a tutto il pianeta Terra, ad accoglierLo, effettuando la redenzione e la guarigione da tutte le energie basse e dissonanti.
Costruire l’Antahkarana vuol dire anche creare ponti con i Grandi Esseri della Gerarchia Spirituale per quanto riguarda l’uomo, con altri pianeti per il pianeta Terra, e con altri sistemi solari per questo sistema solare.
Questo appena descritto è anche chiamato il Sentiero del Ritorno.
Viene definito così perchè, essendo il Pianeta e tutto il genere umano ormai pronti a ad acquisire consapevolezza del loro aspetto divino in maniera cosciente, stanno attraversando la fase evolutiva in cui sono pronti ad effettuare la risalita (fase ascendente).
Agli albori della vita sul pianeta Terra, invece, era la Discesa (fase discendente,
quella descritta nel Vecchio Testamento), ossia il processo di incarnazione ed identificazione con la materia e le sue  esperienze e maniefstazioni, ad essere considerato utile all’evoluzione.

Caratteristica dell’esistenza tutta, su tutti i piani, in ogni caso, è il moto, il mutamento, la creatività, la continua rinascita. Niente rimane uguale e tutto si trasforma attraverso cicli frattalici in cui si torna a fare le medesime esperienze, ma ad un’ottava più alta, integrando nuove conoscenze, sempre più vicine ai piani più elevati.
In particolare, secondo l’Antroposofia, i cicli che caratterizzano l’esistenza di un essere umano sono ben definiti e durano ciascuno 7 anni. Durante le fasi di crescita l’individuo subisce particolari influssi ed è portato a fare determinate esperienze che lo mettono in grado di maturare tutti gli aspetti di ciascun chakra, sia sul piano fisico (con il relativo rinnovamento di tutte le cellule del corpo) che mentale/psicologico/animico, passando ogni 7 anni a quello successivo. In questo processo si considerano solo i 7 chakra maggiori. Si parte quindi dal chakra di base, proseguendo, alla fine di ciascun ciclo con quello subito dopo. Ogni stadio è suddiviso a sua volta in 7 periodi di un anno ciascuno in cui ogni anno, sempre partendo dal chakra di base in su, corrisponde a ciascun chakra.
Il ciclo dei sette stadi si conclude al quarantanovesimo anno di età, momento in cui si apre un nuovo ciclo, ad un’ottava più alta, integrando esperienze ed influssi particolari per la nuova fase. Se un individuo arriva ai 98 anni di età e oltre, gli si apre davanti un nuovo ciclo ad un’ottava ancora superiore.
E’ utile sapere che anche prima della nostra nascita i nostri chakra hanno delle fasi da attraversare, ma con un ordine inverso. In questo processo, dalla Corona, l’energia vitale irrora tutti gli altri chakra fino al chakra di base, dove avviene lo sviluppo completo del feto ed il suo collegamento con il mondo terreno.

 

I chakra principali, dunque, sono i seguenti: 

  • Chakra di base o della Radice – MULADHARA:

    Alla base della spina dorsale, nell area del coccige. Controlla le ghiandole surrenali e gli organi sessuali. Energizza tutto il corpo, ossa, muscoli, sangue e organi interni. Influenza la vitalità in generale, il calore del corpo e la crescita dei neonati e dei bambini. E’ il centro della sopravvivenza dell’individuo e dell’autoconservazione.
    Mette in relazione con la terra ed il mondo fisico.
    Stabilità, capacità di conseguire.
    Possiede 4 petali.
    Mantra: LAM.

    Mappa integrale degli 11 Chakra


     

  • Chakra Sacrale o Chakra del sesso – SVADHISTANA:Zona pubica. Organi sessuali vescica e gambe.
    Centro creativo inferiore o fisico.
    Sentimenti primari. Fluire con la vita, sensualità, erotismo, meraviglia ed entusiasmo.
    Possiede 6 petali.
    Mantra: VAM.
  • Chakra del Plesso Solare – MANIPURA:
    Si divide in anteriore e  posteriore. Il solare anteriore è situato nell’area cava tra le costole e insieme al solare posteriore che si trova in corrispondenza del primo ma sul lato posteriore del corpo, controlla il diaframma, il pancreas, il fegato, lo stomaco, e, in certa misura, intestino tenue e crasso, appendice ed altri organi interni.
    Agisce come stanza di compensazione energetica. Inoltre controlla il sistema di riscaldamento e raffreddamento del corpo.
    Manifestarsi della propria personalità. Assimilazione di esperienze ed emozioni. Strutturarsi del proprio Io. Influenza, potere e forza, miglioramenti e saggezza che derivano dall’esperienza.
    Possiede 10 petali.
    Mantra: RAM.
  • Chakra del Cuore o Cardiaco – ANAHATA:Si divide in anteriore e posteriore. L’anteriore si trova al centro del petto, il posteriore in corrispondenza del primo sul lato posteriore del corpo. L’anteriore controlla il cuore, la ghiandola del timo ed il sistema circolatorio; il posteriore controlla i polmoni il cuore e la ghiandola del timo.
    Qualità del cuore, amore, compassione, partecipazione, emaptia, altruismo, devozione, immedesimazione, sincerità.
    Possiede 12 petali.
    Mantra: YAM.
  • Chakra della Gola – VISHUDDHA:Si trova al centro della gola. Controlla gola, tiroide, ghiandole paratiroidee, e sistema linfatico
    Comunicazione e manifestazione della propria creatività, della propria verità.
    Evoluzione, autonomia, ispirazione, creatività superiore legata all’accesso ai livelli più sottili dell’essere.
    Possiede 16 petali.
    Mantra: HAM.

 

 

  • Chakra Ajna o Terzo Occhio – AJNA:

    Si trova tra le sopracciglia. Controlla la ghiandola pituitaria e le ghiandole endocrine e, in certa  misura anche il cervello. Controlla gli altri chakra maggiori e gli organi vitali corrispondenti.
    Intuizione, discernimento, sviluppo della visione interiore, visione d’insieme, integrazione ed armonizzazione degli emisferi cerebrali, utilizzo della mente astratta.
    Volontà, capacità di realizzazione e conseguimento.
    Possiede 96 petali (2 x 48 petali)
    Mantra: KSHAM.
  • Chakra della Corona – SAHASRARA:

    In alto al centro della testa. Controlla il cervello e la ghiandola pineale.
    Illuminazione, contemplazione interiore.
    Unione con l’Essere e con la Coscienza Universale.
    Loto dai 1000 petali.
    Mantra: OM.
  • Un ultimo cenno va ai chakra che si trovano più in basso rispetto al chakra della radice.
    Non vale la pena di soffermarci in quanto essi esistono, ma l’essere umano ormai li ha trascesi in forma di veri e propri gusci abbandonati.

Le tecniche per agire sui chakra e purificarli, portandoli alla loro originaria integrità si possono apprendere e praticare su se stessi e sugli altri.
Ie più corroborate quali Il Reiki, il Pranic Healing, ma in generale tutti i percorsi di crescita interiore, conferiscono gli strumenti per operare una purificazione energetica.
Esse donano inoltre la possibilità di entrare in uno stato di accettazione e rilassamento che è il punto di partenza per la trasformazione di ogni condizione.
Queste tecniche possono essere integrate con l’uso di alcuni strumenti naturali che permettono ai chakra di entrare in risonanza, allo stato puro, con le rispettive vibrazioni armoniche e prive di blocchi e congestioni, quali i cristalli, gli oli essenziali, i suoni, i colori ed il contatto con la Natura.

“[…] Dunque, pare proprio che il passaggio attraverso
le sofferenze quotidiane rappresenti un processo
pressoché inevitabile. A questo aggiungiamo il fatto
che l’Oro si ottiene per mezzo della
trasmutazione del Piombo, tuttavia, come si afferma in Alchimia,
bisogna già possedere una piccola quantità d’Oro.
Ciò significa che proprio le nostre manifestazioni
di difficoltà e sofferenza costituiscono le sostanze
di base per una trasformazione in senso superiore,
ma solo se, all’interno, il nostro Cuore si è già,
almeno in minima parte, attivato e se siamo già
in grado di produrre un minimo di Presenza
consapevole nel bel mezzo delle manifestazioni
meccaniche. Senza questi due presupposti
nulla è realizzabile, perché non sapremmo
proprio da dove partire.”
Salvatore Brizzi ,
(estratto da: Le leggi del cambiamento interiore
dal blog: “la porta d’oro”)

Immagine presa da un testo antico orientale delle NADI

“[…] Ebbene,
la prima cosa da comprendere sull’uomo
è che ancora non esiste:
è solo una possibilità, una potenzialità.
L’essere umano può essere, l’uomo è una promessa.
Un cane esiste, una roccia esiste, il sole esiste…
l’essere umano può essere.
Da qui nascono l’ansia e l’angoscia:
può anche mancare quell’opportunità,
non esiste alcuna certezza.
Puoi fiorire, puoi non fiorire;
da qui il tremore, lo scombussolamento,
la trepidazione interiore:
«Chissà se riuscirò a farcela, oppure no?».”
Osho
(estratto dal libro “Chakra: la forza della vita”)

 

Questa preghiera è un prezioso e potente strumento per entrare in connessione con la gerarchia dei Grandi Esseri Spirituali e richiamare la Luce Divina sulla Terra

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Bibliografia e riferimenti: – “Manuale dei Chakra”teoria e pratica di S. Sharamon & B. J. Bajinski;
– “Miracoli con il Pranic Healing” di Master Choa Kok Sui;
– dal web.
Potete trovarli, insieme ai testi di Alice A. Bailey, ai seguenti link:

 

 

 

 

 

 

 

 

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