Un approccio crepuscolare per un epoca crepuscolare… Dare il giusto significato ad ogni esperienza inserendola in una più ampia prospettiva… Perché TUTTO concorre alla nostra guarigione ed evoluzione…
L’esistenza è la nostra Maestra.
Man mano che viviamo le nostre esperienze, evolviamo.
In questo processo, se diventiamo consapevoli delle nostre dinamiche interiori attraverso un’attività di osservazione distaccata, che ci permette di capire quanto i contenuti del nostro inconscio influenzino la nostra interazione con l’ambiente esterno, portandoci proprio ad attrarre quelle persone e quelle situazioni che spesso più ci fanno soffrire, capiamo come queste circostanze dipendano soltanto da noi, rispecchiando il nostro lato ombra che costituisce ben il novantacinque per cento della nostra intera personalità.
Se abbiamo il coraggio di riconoscere che l’altro è solo uno specchio della nostra interiorità, richiamato dalla nostra Anima allo scopo di farci vivere una situazione da dover risolvere, possiamo assumerci la responsabilità della realtà che inconsciamente creiamo ed abbandonare il ruolo di vittime del mondo esterno.
Parlavo di coraggio perché è ciò che occorre nel restare a lungo ad osservare un’emozione spiacevole (rabbia, abbandono, tristezza, colpa, vergogna, disprezzo, solitudine, etc.) che affiora dentro di noi, “entrandoci dentro”, “lasciandola essere” senza reprimerla né sfogarla, al solo scopo di osservarla.
La chiave dell’alchimia trasformativa è, infatti, l’OSSERVAZIONE. Il fatto stesso di osservare abbastanza a lungo un’emozione da permettere alla nostra energia di trasmutare, è curativo e risolutivo.
In quest’opera di osservazione, l’attività mentale, con la sua lamentela ed i suoi giudizi deve essere sospesa.
Si tratta di un’impresa erculea che procede per gradi.
All’inizio necessariamente lasceremo che i nostri pensieri negativi partano, riuscendo ad accorgerci di essere ricaduti nei soliti processi mentali soltanto dopo. Man mano possiamo poi “allenarci” fino a divenire consapevoli dei meccanismi mentali prima ancora che si manifestino.
Questo processo permette all’energia racchiusa nelle emozioni negative di essere vissuta fino in fondo, fino a quando si trasforma in un’emozione superiore di amore e compassione.
Bisogna avere il coraggio di vivere il dolore, quando capita, senza fuggirlo.
Trasmutare equivale a liberarsi.
Lasciare che ciò che accade semplicemente sia, senza reprimere o opporre resistenza, riconoscendo che accade NON A NOI, MA DENTRO DI NOI, fa sì che quell’evento non si riproponga più perché in noi abbiamo trasmutato, eliminandole, quelle energie che lo avevano richiamato. Le abbiamo lasciate andare.
Abbiamo operato una guarigione.
Quello che ho spiegato qui sopra in maniera il più semplice possibile è un processo di Alchimia Inferior.
L’Alchimia Inferior è basata sulla trasmutazione delle emozioni negative e quindi si avvale da situazioni di sofferenza perché l’Anima possa evolvere. Non ne siamo consapevoli, ma siamo venuti su questo pianeta per viverle, in modo da risolverle.
In realtà, secondo l’alchimia trasformativa, per quanto possa sembrare inconcepibile, soffrire è una nostra scelta.
Ci può sembrare inconcepibile che sia così, ma possiamo arrivare a cambiare la nostra vita solo se ci assumiamo il 100% della responsabilità di ciò che ci accade. Dico la responsabilità, non la colpa. Se ci capitano situazioni negative è perché abbiamo “scelto” la sofferenza come modalità di guarigione e liberazione.
E più ci focalizziamo sugli aspetti negativi attraverso il giudizio, la lamentela ed il nutrire le emozioni negative, più ci imbrigliamo in quella che viene ad essere una vera e propria prigione, in quanto andiamo a risuonare con chi emette la nostra stessa bassa energia, creando un campo di negatività, in una spirale che ci porta sempre più lontano dalla nostra felicità e realizzazione.
Vi è anche, però, una seconda possibilità, basata sulla capacità di provare emozioni superiori, quali entusiasmo, fervore, compassione, empatia, comprensione, immedesimazione, gioia trascendente, gratitudine, ed è l’Alchimia Superior.
Per operare attraverso l’alchimia superior basta una sola cosa. Essere felici.
Forse ad alcuni può apparire un’impresa ancora più ardua. Ma se ci alziamo ogni mattina già con un sorriso e la gratitudine di essere vivi abbiamo già operato un miracolo. Attiviamo le energie della gioia che ci aiuteranno ad attirare eventi positivi.
Cominciando dalle piccole cose che ci regalano gioia e soddisfazione, possiamo estendere questo stato di gioia ad ogni evento che ci capita e, aiutati dall’”auto-osservazione consapevole”, arrivare ad essere grati anche per ciò che di spiacevole ci capita, in quanto arriviamo a riconoscerlo come un’esperienza necessaria per la nostra guarigione e liberazione.
Arriviamo quindi a scorgere un senso ed un disegno più ampio per ogni evento che viviamo ed a padroneggiare con maestria i nostri sensi e le nostre emozioni.
Arriviamo a stabilire un contatto con la nostra Anima e, identificandoci con essa, piuttosto che col nostro apparato psico-fisico, giungiamo ad un livello di padronanza e maestria interiori e a divenire creatori consapevoli della nostra realtà.
Altrettanto fondamentale, nel percorso dell’alchimia superior è chiederci cosa ci rende più felici e farlo.
Anche questo richiede coraggio.
Il coraggio di lasciare andare le situazioni che non ci permettono di essere noi stessi.
Se poi non possiamo abbandonare un lavoro o una situazione sentimentale o familiare, possiamo comunque considerarle utili per praticare l’auto-osservazione attraverso l’alchimia inferior, ma possiamo anche, nel frattempo cominciare a dedicarci ad un’attività, un hobby o semplicemente trovare il tempo per fare quella cosa che avremmo sempre voluto fare ma che abbiamo sempre accantonato.
In questo percorso le discipline artistiche (canto, musica, pittura, poesia, disegno, o altro) e quelle olistiche (meditazione, attività praniche, energetiche, ritrovare il contatto con Madre Natura, etc.) costituiscono un vero strumento di espressione, guarigione e conoscenza di sé. Può andar bene, comunque, qualsia hobby o attività ci doni appagamento e soddisfazione e che sia creativa, che abbia come scopo il bello ed il vero.
Viviamo esotericamente un momento crepuscolare, corroborato anche dalla scienza, in particolare dalla fisica quantistica, in cui l’intero pianeta passa attraverso delle condizioni energetiche di magnetismo e vibrazione particolari.
Secondo i fisici, ma anche secondo gli antichi testi sacri, siamo ora al culmine di una fase evolutiva che prevede un salto quantico verso un livello di coscienza superiore.
Se non ci prendiamo in mano la responsabilità della nostra vita dedicandoci alla conoscenza di noi stessi e alla ricerca interiore, se non diveniamo consapevoli di ciò di cui ci nutriamo sia a livello fisico che mentale, se non ci accordiamo con vibrazioni di natura più raffinata e non facciamo il possibile per elevarci, subiremo gli eventi che questa era porta, in quanto vittime inconsapevoli di un processo che attua la distruzione del vecchio e di tutto ciò che ostacola il processo evolutivo, per lasciare emergere il nuovo… e noi verremo spazzati via in quanto parte del vecchio.
Se ci dedichiamo alla cura della nostra condizione interiore attraverso le discipline di purificazione e di conoscenza di sé, se diveniamo consapevoli di ciò di cui ci “nutriamo” sia a livello fisico che mentale, se ci dedichiamo all’arte, all’espressione creativa e ad aiutare il pianeta a ritrovare il suo equilibrio in quanto noi stessi parte integrante di questa Terra, l’aiuteremo a superare questa fase di passaggio e a promuoverne l’ingresso in una nuova era in una più elevata dimensione.
Anche la Terra possiede una sua anatomia energetica. Noi siamo immersi nel suo campo energetico e magnetico e, costantemente, tra noi, ogni altra forma vivente e la Terra stessa avviene uno scambio di informazioni.
Lei stessa ci nutre con quella che gli scienziati chiamano “forza debole” (adesso è stato scoperto anche un suo aspetto ancora più sottile che è la “forza ultra-debole”), la sua radioattività, che arriva direttamente a noi dal suo nucleo centrale.
Niente può farci sentire più connessi a questo pianeta quanto le nostre energie, che, una volta purificate, inevitabilmente portano effetti benefici all’esterno, all’ambiente, alle persone che ci sono intorno a noi.
Questo può bastare a farci capire che fare qualcosa per noi stessi implica una responsabilità verso il nostro prossimo e la Natura.
La vera alchimia, infatti, genera dei veri e propri cambiamenti nel momento in cui tutto ciò che facciamo lo facciamo attraverso il Cuore, non per noi stessi ma allo scopo di servire. Donare di sé e ricevere allo stesso modo deriveranno allora condivisione e celebrazione.
Dalla vera ricchezza interiore condivisa scaturiranno poi, inevitabilmente, benessere prosperità materiali.
In questa fase epocale, dicono sia i testi sacri che la fisica quantistica, le condizioni energetiche e vibratorie del pianeta permettono maggiormente, come non capitava ormai da 26.000 anni circa di elevarci ed evolvere attraverso la gioia e la celebrazione dell’Alchimia Superior (la scoperta della forza ultra-debole lo corrobora perché è quella che, agendo in noi, ci rende amorevoli e predisposti verso il prossimo).
Anche se nella nostra vita continuano ad accadere situazioni spiacevoli, anche se intorno a noi scorgiamo solo catastrofi e decadenza, sta a noi focalizzarci su queste ultime oppure sulla Luce che risiede in noi stessi.
Dedicare la nostra attenzione a quanto di brutto accade nel mondo attraverso il giudizio e la condanna ce ne rende complici in quanto contribuiamo ad alimentarli con la nostra energia.
Possiamo semmai provare compassione e riflettere su cosa possiamo fare per alleviare le sofferenze del Pianeta e magari attivarci in tal senso.
Pochi sanno che pensare in termini di servizio attiva la capacità intuitiva.
Se la nostra attenzione resta focalizzata su pensieri elevati di amore e bellezza, e su come fare per crearne noi stessi nella semplicità della nostra vita quotidiana, nutriremo il mondo di energie elevate e pure.
Se, dunque, attiveremo la nostra parte creativa, se promuoveremo la nostra “unicità” ed “irripetibilità” in maniera consapevole quale risorsa, contribuiremo all’elevazione delle energie del pianeta ed alla nascita di una nuova era, in quanto noi stessi parte integrante, attiva e cooperante della Storia Universale… ed avremo fatto ciò per cui siamo venuti: avremo adempiuto alla nostra missione…
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